Nuove direttive sulla trasparenza e sulle novità introdotte per i contratti pubblici a partire dal 2024: ecco tutte le modifiche apportate dall’ultimo aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha recentemente ratificato con la delibera n. 605/2023 l’Aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione, focalizzandosi esclusivamente sui contratti pubblici in risposta al nuovo Codice entrato in vigore il 1° luglio 2023 e alle modifiche introdotte nell’intero ciclo di vita degli appalti entrate in vigore lo scorso 1° gennaio.
Le nuove direttive rappresentano un passo significativo verso la modernizzazione e l’efficienza nella gestione dei contratti pubblici, promuovendo la trasparenza e riducendo i rischi di malamministrazione.
Il nuovo Codice dei contratti pubblici, entrato in vigore il 1° aprile 2023, ha rivoluzionato il panorama normativo, consolidando istituti e novità introdotte negli ultimi anni. L’aggiornamento tiene conto delle modifiche legislative intervenute nel 2023, inclusa la conferma di disposizioni derogatorie per i progetti finanziati con fondi PNRR/PNC.
Il quadro normativo post 1° luglio 2023 si articola in tre categorie:
Il Codice introduce anche principi guida, quali risultato, fiducia e accesso al mercato. La digitalizzazione, in vigore dal 1° gennaio 2024, è vista come elemento chiave per standardizzare, semplificare e rendere trasparenti le procedure, contribuendo così alla prevenzione della corruzione.
Il documento sostituisce integralmente le indicazioni critiche, gli eventi rischiosi e le misure di prevenzione precedentemente contenuti nel PNA, riflettendo sui primi impatti del recente Codice. Particolare attenzione è stata riservata ai profili critici emergenti dalla normativa, riflettendo i cambiamenti significativi avvenuti nel settore dei contratti pubblici nel corso del 2023.
Una rielaborazione chiara e completa è stata apportata alla tabella che evidenzia le correlazioni tra rischi corruttivi e misure di prevenzione, offrendo una panoramica aggiornata delle dinamiche del settore.
L’ultima parte dell’aggiornamento è dedicata alla trasparenza nei contratti pubblici. Qui si delinea la disciplina applicabile alla luce delle nuove disposizioni sulla digitalizzazione del sistema degli appalti. Le delibere ANAC nn. 261 e 264, insieme a successivi aggiornamenti del 2023, forniscono il quadro normativo per la pubblicazione di dati, documenti e informazioni legate al ciclo di vita dei contratti nella sezione “Amministrazione trasparente” sotto la sottosezione “Bandi di gara e contratti”.
Inoltre è importante sottolineare che le stazioni appaltanti sono tenute a pubblicare in questa stessa sezione il link tramite il quale si accede alla sezione della BDNCP (Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici) dove sono pubblicate, per ogni procedura di affidamento associata a un CIG, tutte le informazioni che le stazioni appaltanti hanno trasmesso attraverso SIMOG. Si tratta del sistema informatico, messo a disposizione dei Responsabili del Procedimento presso le stazioni appaltanti, per la gestione delle gare a partire dalla predisposizione degli atti di gara fino al collaudo delle prestazioni erogate dagli operatori economici aggiudicatari.
Si ricorda che è fissato al 31 gennaio 2024 il termine per le pubbliche amministrazioni per la predisposizione e pubblicazione del piano anticorruzione 2024-2026. Questa deve avvenire nell’ambito dell’adozione del Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione.
Per i soli enti locali, il termine ultimo per l’adozione del Piao è fissato al 15 aprile 2024, a seguito del differimento al 15 marzo 2024 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2024/2026. L’adozione del Piano Anticorruzione resta fissata al 31 gennaio 2024.
Va ricordato che, secondo quanto stabilito dal Piano nazionale Anticorruzione 2022, le amministrazioni e gli enti con meno di 50 dipendenti godono di un’importante semplificazione.
Dopo la prima adozione, possono confermare nel triennio la programmazione adottata nell’anno precedente, se non siano emersi fatti corruttivi o ipotesi di disfunzioni amministrative significative; o non siano state introdotte modifiche organizzative rilevanti; o non siano stati modificati gli obiettivi strategici. Tale conferma deve avvenire con atto motivato dall’organo di indirizzo.
In questo contesto la Società Golem Net, software house specializzata in soluzioni dedicate alle PA e presente all’interno del market place AgID e qualificata come Azienda destinata a fornire prodotti in modalità SaaS (Software as a service), si mette a disposizione dei soggetti che devono ottemperare a questo obbligo appena citato.
La sezione Amministrazione Trasparente di Golem Net è infatti già aggiornata e tutti gli enti che la usano hanno già il banner con il link alla BDNCP all’interno di bandi di gara e contratti/informazioni sulle singole procedure in formato tabellare.
Grazie al pacchetto dedicato alla Trasparenza Amministrativa, dal nome SitiPA, Golem Net mette a disposizione dell’Ente una soluzione completa e conforme a tutti gli obblighi normativi dei siti web della Pubblica Amministrazione.
L’applicativo offre infatti una gestione delle sezioni Amministrazione Trasparente e Società Trasparente particolarmente efficiente, all’insegna del rispetto intransigente dei criteri di accessibilità e usabilità.
noltre, tramite il modulo web Online PA, risulta semplificato l’inserimento e la contestuale gestione degli atti da pubblicare nell’Home Page del sito web istituzionale, nelle sezioni apposite previste dalla normativa.
Si tratta di Software che rendono più semplice il rispetto di questi adempimenti da parte degli utenti in base agli obiettivi della Direttiva UE 2016/2102.
In questo approfondimento ne parliamo in modo più dettagliato.
Infine compilando la form all’interno di questa pagina è possibile richiedere maggiori informazioni e un preventivo sul pacchetto completo SitiPA.